giovedì 15 settembre 2016

PIEGHEVOLE INAIL SULL'INFORTUNIO IN ITINERE

PIEGHEVOLE INAIL SULL'INFORTUNIO IN ITINERE

L’Inail tutela i lavoratori che subiscono un infortunio durante il normale tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il luogo di lavoro.
L’infortunio presenta alcune peculiari caratteristiche di cui non sempre si è al corrente e che si è cercato qui di evidenziare per un primo approfondito contatto informativo.
L'infortunio in itinere consiste nell’infortunio occorso al lavoratore durante il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di abitazione a quello di lavoro, oppure durante il normale percorso che collega due luoghi di lavoro se il lavoratore ha più rapporti di lavoro.
Qualora non sia presente un servizio di mensa aziendale, l’evento può ricomprendere anche il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di lavoro a quello di consumazione abituale dei pasti.
La riforma del 2000 (cfr. D.Lgs. 38/2000) ha per la prima volta legislativamente inserito nella tutela assicurativa l’infortunio in itinere.
Il più recente sviluppo giurisprudenziale – ed a questo si è fatto riferimento nella stesura della nuova normativa - ha ulteriormente superato l’antico principio del rischio specifico, riconoscendo l’indennizzabilità di infortuni avvenuti durante il cammino a piedi, ed in assenza di particolari condizioni di rischio, oppure nel corso del trasporto su mezzo pubblico, giungendosi ad affermare che l’elemento discretivo dell’indennizzabilità è la finalità di recarsi al lavoro o di ritornarne.
L’Inail tutela i lavoratori che subiscono un infortunio durante il normale tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il luogo di lavoro. Se il tragitto è percorso con ordinarie modalità di spostamento (mezzi pubblici, a piedi ecc.), l’infortunio in itinere è coperto laddove siano verifi cate le finalità lavorative, la normalità del tragitto e la compatibilità degli orari. Se l’infortunio in itinere si verifi ca a bordo del velocipede, l’uso del mezzo privato è sempre necessitato. Restano esclusi dalla tutela gli infortuni riconducibili a rischio elettivo volontariamente assunto dal lavoratore e, come tale, non assicurativamente protetto. L’uso del mezzo privato (automobile, scooter o altro mezzo di trasporto) può considerarsi necessitato solo qualora sia verifi cata la presenza di almeno una delle seguenti condizioni:
• il mezzo è fornito o prescritto dal datore di lavoro per esigenze lavorative;
• il luogo di lavoro è irraggiungibile con i mezzi pubblici oppure è raggiungibile ma non in tempo utile rispetto al turno di lavoro;
• i mezzi pubblici obbligano ad attese eccessivamente lunghe;
• i mezzi pubblici comportano un rilevante dispendio di tempo rispetto all’utilizzo del mezzo privato;
• la distanza della più vicina fermata del mezzo pubblico, dal luogo di abitazione o dal luogo di lavoro, deve essere percorsa a piedi ed è eccessivamente lunga.
Oltre che sul tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il luogo di lavoro, l’infortunio in itinere può verifi carsi:
• durante il normale tragitto che il lavoratore deve percorrere per recarsi da un luogo di lavoro a un altro, nel caso di rapporti con più datori di lavoro;
• durante il normale tragitto che il lavoratore deve percorrere per raggiungere il luogo di consumazione abituale dei pasti, se non esiste una mensa aziendale.



sabato 10 settembre 2016

Bando Isi-Agricoltura 2016 - patner schip CERFORM - GEOM. MORENO TINI

Bando Isi-Agricoltura 2016


Dal 10 novembre 2016 ed entro e non oltre le ore 18.00 

del 20 gennaio 2017, nella sezione “accedi ai servizi 

online” del sito Inail, le imprese registrate avranno a 

disposizione un’applicazione informatica per la 

compilazione della domanda, che consentirà di:

  1. effettuare simulazioni relative al progetto da presentare;
  2. verificare il raggiungimento della soglia di ammissibilità;
  3. salvare la domanda inserita;
  4. effettuare la registrazione della propria domanda attraverso l’apposita funzione presente in procedura tramite il tasto “INVIA”


La CERFORM INSIEME AL GEOM. MORENO TINI ED ALTRI PROFESSIONISTI DEL SETTORE PROPONE UN PACCHETTO COMPLETO DI ASSISTENZA NELLE VARIE FASI A PARTIRE DALLA:
  • VERIFICA DI FATTIBILITA' DEL PROGETTO, 
  • INSERIMENTO DOMANDE, 
  • PRESA IN CARICO DEL CODICE, 
  • CLIKDAY, 
  • PERIZIE GIURATE, COMPILAZIONE E SECONDO INVIO DOCUMENTI 
  • RENDICONTAZIONE FINALE.

Bando Isi-Agricoltura 2016

stanziati 45 milioni di euro per il miglioramento della sicurezza nelle micro e piccole imprese

Il finanziamento – sostenuto da Inail e dal ministero del Lavoro - è destinato agli investimenti per l’acquisto o il noleggio di macchine e trattori caratterizzati da soluzioni innovative per l’abbattimento delle emissioni inquinanti, la riduzione del rischio rumore e il miglioramento del rendimento e della sostenibilità globali delle aziende
Quarantacinque milioni di euro a fondo perduto messi a disposizione delle micro e piccole aziende del settore agricolo per sostenere il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza.
È questo lo stanziamento del bando Isi-Agricoltura 2016, finanziato per 20 milioni di euro dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e per 25 milioni di euro dall’Inail. L’importo, distribuito in budget regionali e provinciali, è ripartito in due assi di intervento: il primo, da cinque milioni di euro, riservato ai giovani agricoltori, organizzati anche in forma societaria, e il secondo, da 40 milioni, destinato alla generalità delle imprese agricole. L’operazione è stata realizzata in collaborazione col ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali.
Ogni azienda può presentare una sola domanda. Come disposto dall’ultima legge di stabilità (208/2015), che ha istituito presso l’Inail un fondo con la dotazione di 45 milioni per quest’anno e 35 milioni all’anno a decorrere dal 2017, le aziende agricole che possono accedere agli incentivi sono le imprese individuali, le società agricole e le società cooperative operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli e in possesso dei requisiti specificati nel bando. Ogni impresa potrà presentare una sola domanda e per uno solo dei due assi di finanziamento previsti.
Finanziato l’acquisto o il noleggio con patto d’acquisto di mezzi agricoli o forestali. Nel dettaglio, saranno finanziati gli investimenti per l’acquisto o il noleggio con patto di acquisto di trattori agricoli o forestali o di macchine agricole o forestali caratterizzati da soluzioni innovative per l’abbattimento delle emissioni inquinanti, la riduzione del rischio rumore e il miglioramento del rendimento e della sostenibilità globali delle aziende, nel rispetto del regolamento 702/2014 della Commissione europea.
Fondi a disposizione
Con l’Avviso pubblico Isi agricoltura 2016 Inail mette a disposizione euro 45.000.000,00 suddivisi in due assi di finanziamento differenziati in base ai destinatari:
Asse 1: riservato a giovani agricoltori, organizzati anche in forma societaria.
La dotazione destinata a finanziare l’Asse 1 è pari a 5 milioni di euro;
Asse 2: per la generalità delle imprese agricole.
La dotazione destinata a finanziare l’Asse 2 è pari a 40 milioni di euro
I finanziamenti sono a fondo perduto e vengono assegnati fino a esaurimento delle risorse finanziarie, secondo l’ordine cronologico di ricezione delle domande. Il contributo, pari al 40% dell’investimento (50% per gli imprenditori giovani agricoltori), per un massimo di euro 60.000,00 ed un minimo di euro 1.000,00, viene erogato a seguito del superamento della verifica tecnico-amministrativa e la conseguente realizzazione del progetto.
Dal 10 novembre 2016 ed entro e non oltre le ore 18.00 del 20 gennaio 2017, nella sezione “accedi ai servizi online” del sito Inail, le imprese registrate avranno a disposizione un’applicazione informatica per la compilazione della domanda, che consentirà di:
  • effettuare simulazioni relative al progetto da presentare;
  • verificare il raggiungimento della soglia di ammissibilità;
  • salvare la domanda inserita;
  • effettuare la registrazione della propria domanda attraverso l’apposita funzione presente in procedura tramite il tasto “INVIA”.

circolare n.23 del 22 luglio 2016 - Svolgimento in sicurezza di lavori su alberi con funi


Svolgimento in sicurezza di lavori su alberi con funi
Il Ministero del Lavoro, con circolare n.23 del 22 luglio 2016, ha offerto istruzioni per l’esecuzione in sicurezza di lavori su alberi con funi e ha fornito informazioni per la corretta scelta e l’uso dei dispositivi di protezione individuale e delle attrezzature di lavoro.
I lavori su alberi possono esporre gli operatori a rischi particolarmente gravi per la salute e la sicurezza, in primo luogo per quanto attiene al rischio di caduta dall'alto, che determina ogni anno un significativo numero di infortuni con conseguenze anche mortali.
L'Osservatorio sugli infortuni mortali e gravi nel settore agro forestale dell 'INAIL nel rappresentare tale fenomeno ha evidenziato che nel corso del 2015 sono stati registrati 38 eventi infortunistici determinati da cadute da alberi, dei quali 11 hanno avuto purtroppo conseguenze letali.
Inoltre, emerge che molti di questi infortuni hanno Svolgimento in sicurezza di lavori su alberi con funi 2coinvolto soggetti non esperti, impegnati in operazioni di raccolta di frutti o di potatura di alberi, senza che fosse garantita l'osservanza delle disposizioni previste nel Capo II del Titolo IV del decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 e successive modificazioni.
Per fornire risposta al fenomeno, un gruppo di lavoro istituito presso l'INAIL ha elaborato le istruzioni allegate alla presente circolare con l' intento di illustrare, in modo coerente ed omogeneo, le misure di sicurezza per lo svolgimento di lavori su alberi, nel caso specifico di accesso e posizionamento mediante funi, e di fornire informazioni per la corretta scelta e uso dei dispositivi di protezione individuale e delle attrezzature di lavoro. Le suddette istruzioni sono consultabili nelle pagine dedicate del sito web di questo Ministero (www.lavoro.gov.it) e dell 'INAIL (www.inail.it).
Al gruppo di lavoro hanno partecipato rappresentanti dei Ministeri del lavoro e delle politiche sociali, delle politiche agricole alimentari e forestali, del coordinamento tecnico delle Regioni, nonché delle principali associazioni datoriali e sindacali di settore, assieme ad esperti del mondo accademico e degli enti formatori.



Le istruzioni che intendono illustrare e chiarire le disposizioni contenute nel già richiamato Capo II del Titolo IV del d.lgs. n. 81 /2008, potranno rappresentare un utile strumento operativo per tutti gli operatori del settore.
In conformità al dettato del comma 4 dell'articolo 111 del d.lgs.n.81/2008, i lavori su alberi con funi possono essere effettuati solo se le caratteristiche del sito e la struttura della pianta sono tali da garantire il rispetto delle condizioni di sicurezza e se, nel seguente ordine prioritario, ricorre almeno una delle seguenti condizioni:
• impossibilità di accesso e/o posizionamento con altre attrezzature di lavoro (esempio piattaforme di lavoro elevabili);
• impossibilità di utilizzo di sistemi di protezione collettiva;
• necessità di modifiche sostanziali del sito ove è posto il luogo di lavoro che si rilevano non accettabili dal punto di vista ambientale;
• durata limitata nel tempo dell'intervento.
Un elenco non esaustivo delle situazioni di lavoro con funi su alberi è il seguente:
• necessità di intervenire dall'interno della chioma;
• danneggiamento dell'apparato radicale per costipamento del terreno in soprassuoli nudi;
• situazioni in cui l'utilizzo di macchine sia in contrasto con particolari esigenze di tutela paesaggistica, ambientale, storico culturale ecc.